Cinque serate, cinque vini d’eccellenza: Fantini garantisce una piena soddisfazione anche in questi giorni, come dire…. festivalieri.
I nostri suggerimenti
Giacché Sanremo è Sanremo, e insomma nei cinque giorni del Festival della canzone italiana diventa difficile non essere trascinati dall’euforia cantante che si propaga dalla Riviera ligure quando si sia interessati ai brani o agli ospiti, oppure semplicemente a un po’ di immancabile gossip festivaliero… Ecco, il nostro consiglio è quello di organizzare per l’occasione, da soli e ancor meglio in compagnia, serate allietate ogni volta da un buon vino diverso, scelto però cum grano salis.
Serve qualche suggerimento? Ecco cinque bottiglie, quelle “giuste”, per altrettanti appuntamenti televisivi da vivere davanti al piccolo schermo, a volume alto ma non troppo. Garantisce Fantini, l’azienda vitivinicola fondata a Ortona nel 1994 e diventata leader tra quelle esportatrici nel Sud Italia, grazie a un’attenta politica votata alla più alta ricerca qualitativa e di marketing.
- GRAN CUVEÈ ROSÉ PER LA PRIMA SERATA – Siamo stati indecisi fino all’ultimo: partire con una bollicina oppure con un vino fermo di grande struttura? Alla fine la scelta è stata ovvia: uno spumante per festeggiare lo start del Festival! E allora niente di meglio di Fantini Gran Cuvée Rosé: nasce in vigneti situati nel comune potentino di Acerenza, in Basilicata È prodotto esclusivamente con uve Aglianico del Vulture, vendemmiate a mano e pressate intere. La fermentazione avviene in vasche di acciaio inox a una temperatura controllata di 12°C, per 20 giorni. Segue una lenta presa di spuma in piccoli autoclavi, per 60 giorni. È caratterizzato da un colore melograno e da un perlage fine e persistente. Al naso si apre con profumi intensi di ciliegia matura, ribes, fragoline di bosco e lamponi. Al palato risulta aromatico e di buon corpo, equilibrato da una buona freschezza.
- SECONDA SERATA: SENSUALE GRILLO – La seconda serata di Sanremo prevede l’esibizione dei 14 artisti che non hanno preso parte alla prima. Si chiude un cerchio, si completa un percorso: e allora niente di meglio che alzare calici pieni di Sensuale Grillo Sicilia Dop, vino sul quale i premi ricevuti non dicono tutto, è infatti una chicca che porta con sé l’etichetta lavorata a rilievo per riprodurre il motivo floreale che orna la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria a Sambuca di Sicilia, dove si trova la cantina. Il vino è sapido e di buon corpo con sentori minerali con una mandorla amara sul finale.
- MISS GIULIA PER LA TERZA SERATA – La terza serata di Sanremo prevede lo start del televoto, quindi il via libera al giudizio popolare. Niente di meglio, allora, che brindare con Miss Giulia, l’innovativo vino in lattina, identitariamente pop, il che pare una bestemmia nella nostra cultura enologica (è in lattina!), ma che in verità rappresenta la nuova frontiera del buon vino fruibile per i giovani. Basta che ci sia qualità: e Fantini la garantisce grazie appunto a Miss Giulia, dal formato di 25 centilitri. Un vino poco impegnativo, adatto per occasioni conviviali. Varie le versioni: rosso, bianco (dolce spumantizzato) e rosato (dry spumantizzato)
- CALALENTA PER LE COVER – Quarta – e penultima – serata di Sanremo: cosa si beve? Il nostro consiglio va su un rosato, e in particolare su Calalenta Rosato, un evergreeen di Fantini. Le uve sono raccolte a mano durante la notte per preservarne la freschezza e gli aromi; subiscono una soffice pigia-diraspatura e successivamente il mosto viene fatto fermentare in grandi botti di acciaio a basse temperature. Dopo un leggero e breve affinamento sulle fecce di circa 30/35 giorni il vino viene filtrato e imbottigliato. Il colore è di un rosa cipria molto pallido. Al palato, aromi freschi e sentori di fragola, anguria e pompelmo rosa
- BRINDIAMO AL VINCITORE CON THREE DREAMERS – Chi sarà il vincitore del Festival di Sanremo 2023? Non lo sappiamo. Chiunque sia, meriterà un brindisi importante: e allora niente di meglio che Three Dreamers, vino d’eccellenza e celebrazione di una straordinaria impresa italiana. È un p iccolo capolavoro “rosso”: prodotto con uve rosse autoctone abruzzesi, coltivate nell’area di produzione di Cantalupo (Teramo), vinifica con precedente appassimento delle uve in fruttai termocondizionati. Come fosse un Amarone!
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