Dopo aver consegnato le maglie a Corso, Guarnera, Mazzola, Bedin, in una serata umida, tutti i tifosi interisti cantano a squarcia gola “c’è solo l’Inter”.
Spalletti e Allegri non riservano molte sorprese nelle formazioni.
Inter: 1 Samir Handanovic; 7 João Cancelo; 8 Rafinha; 9 Mauro Icardi (c); 11 Matias Vecino; 25 João Miranda; 33 Danilo D’Ambrosio; 37 Milan Skriniar; 44Ivan Perisic; 77 Marcelo Brozovic; 87 Antonio Candreva. A DISPOSIZIONE: 27 Daniele Padelli; 46 Tommaso Berni; 2 Lisandro Lopez; 13 Andrea Ranocchia; 17 Yann Karamoh; 20 Borja Valero; 21 Davide Santon; 23 Eder; 29 Dalbert; 99 Andrea Pinamonti – ALLENATORE Luciano Spalletti
Juventus: 1 Gianluigi Buffon (c); 5 Miralem Pjanic; 6 Sami Khedira; 7 Juan Cuadrado; 9 Gonzalo Higuain; 11 Douglas Costa; 12 Alex Sandro; 14 Blaise Matuidi; 15 Andrea Barzagli; 17 Mario Mandzukic; 24 Daniele Rugani. A DISPOSIZIONE: 16 Carlo Pinsoglio; 23 Wojciech Szczesny; 3 Giorgio Chiellini; 4 Medhi Benatia: 8 Claudio Marchisio; 10 Paulo Dybala; 21 Benedikt Howedes; 22 Kwadwo Asamoah; 26 Stephan Lichtsteiner; 30 Rodrigo Bentancur; 33 Federico Bernardeschi – ALLENATORE Massimiliano Allegri
Tutto esaurito a San Siro per il derby d’Italia. Poco prima dell’inizio della partita parte la coreografia che i tifosi nerazzurri hanno preparato da mesi: Il paese dei balocchi. Squadre in campo. Calcio di inizio all’Inter. I primi campanelli d’allarme arrivano subito quando l’Inter regala un calcio d’angolo alla Juve. Alla ripresa del gioco viene ammonito Cudrado per fallo su Perisic. Brividi al 12’ quando la palla attraversa tutto lo specchio della porta difesa da Hadanovic. E’ solo il preludio al gol juventino al 14° di Douglas Costa.
L’Inter fa fatica a passare la metà campo e due minuti dopo il gol viene espulso Vecino per fallo (forse non da rosso diretto) su Mandukic. La Juve ha la strada in discesa: in avanti di un gol e in superiorità numerica.
Al 29° una bomba da fuori area di Candreva e Buffon si salva in corner. L’inter ci prova ma senza abbastanza convinzione. Dopo 6’ di recupero si chiude il 1° tempo sotto una pioggia di fischi del pubblico nerazzurro di San Siro e con un gol di Matuidi annullato dalla VAR.
Rientrano in campo i 21 del primo tempo. L’Inter parte con più convinzione all’attacco che si concretizza al 53’ con il pareggio di Mauro Icardi. Ci prova anche Rafinha, ma il tiro è troppo debole. L’Inter ci prova e ci riprova. Spalletti nell’intervallo ha spronato i suoi e non ha concesso praticamente nulla ai bianco-neri. L’inter è superiore alla Juventus anche se in inferiorità numerica. L’assalto dell’Inter si concretizza con un pizzico di fortuna con l’autogol di Barzagli. Allegri cambia Khedica con Dybala e Mandzukic per Bernardeschi. La Juve riprende respiro e assedia la porta difesa da Handanovic.
L’Inter però è viva e continua ad attaccare in contropiede. Su uno di questi Candreva crossa, ma Icardi non conclude per mezzo passo. L’ultima sostituzione di Allegri è Pjanic (graziato da Orsato in un paio di occasioni) con Betancur. Spalletti risponde con B. Valero al posto di Rafinha e con Santon al posto di Icardi. Ma all’87° Cuadarado sfugge al neo entrato Santon e mette in rete. L’inter ha speso veramente tutto e al 90° non ce la fa a fermare Higuain che mette in rete per la vittoria finale della Juventus.
L’Inter esce a testa alta da San Siro. Ha giocato per più di 70 minuti in 10 contro la Juventus. La squadra era in equilibrio perfetto fino alle sostituzioni di Spalletti. L’Inter era calibrata alla perfezione, tanto che era riuscita fino all’87° ad avere la meglio sulla Juventus anche se in inferiorità numerica. La sostituzione di Icardi ha rotto questo equilibrio.
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