1971: Katharine Graham (Streep) è la prima donna alla guida del The Washington Post in una società dove il potere è di norma maschile, Ben Bradlee (Hanks) è il duro e testardo direttore del suo giornale.
Nonostante Kay e Ben siano molto diversi, l’indagine che intraprendono e il loro coraggio provocheranno la prima grande scossa nella storia dell’informazione con una fuga di notizie senza precedenti, svelando al mondo intero la massiccia copertura di segreti governativi riguardanti la Guerra in Vietnam durata per decenni.
La lotta contro le istituzioni per garantire la libertà di informazione e di stampa è il cuore del film, dove la scelta morale, l’etica professionale e il rischio di perdere tutto si alternano in un potente thriller politico.
I due metteranno a rischio la loro carriera e la loro stessa libertà nell’intento di portare pubblicamente alla luce ciò che quattro Presidenti hanno nascosto e insabbiato per anni.
Per la prima volta nella sua lunga carriera Steven Spielberg dirige in The Post la coppia premio Oscar Meryl Streep e Tom Hanks, con una sceneggiatura scritta da Liz Hannah e Josh Singer.
Nel cast Alison Brie, Carrie Coon, David Cross, Bruce Greenwood, Tracy Letts, Bob Odenkirk, Sarah Paulson, Jesse Plemons, Matthew Rhys, Michael Stuhlbarg, Bradley
Whitford e Zach Woods.
“Alcuni amano la competizione e il cambiamento, io no e mi dispiace non potermi annoverare tra questi. Ma una volta che hai iniziato un percorso penso che bisogna andare fino in fondo.
Non si deve cedere.” ~Katharine Graham, editrice del Washington Post
Nella storia americana ci sono stati momenti cruciali nei quali i comuni cittadini hanno dovuto decidere se mettere a rischio tutto – livello di vita, reputazione, status, perfino la libertà – per fare quello che credevano fosse giusto e necessario per proteggere la Costituzione e difendere la libertà del loro paese. Con The Post, il regista premio Oscar® Steven Spielberg analizza proprio un momento del genere. Il risultato è un dramma avvincente basato sulla storia vera di quando il Washington Post e il New York Times crearono un’alleanza pragmatica dopo la sconvolgente scoperta del Times del rapporto top secret che sarebbe diventato famoso con il nome di Pentagon Papers.
Anche se lo scoop era del New York Times, il Washington Post cominciò a interessarsi alla storia che aveva provocato minacce legali e mobilitato tutto il potere della Casa Bianca contro il Times – unendo una scommessa personale con i bisogni di una nazione scandalizzata dalla scoperta di cosa le stava nascondendo il governo. Nella questione entrava anche il destino di milioni di persone, compreso quello di migliaia di soldati americani che combattevano una guerra che il loro governo non credeva di poter vincere. In pochi, drammatici giorni, la pionieristica ma inesperta editrice del Post, Katharine Graham, dovrà mettere in gioco la sua eredità e ascoltare la propria coscienza mentre inizia a rendersi conto di essere in grado di condurre la battaglia; e il giornalista
Ben Bradlee dovrà mettere sotto pressione la sua redazione perché vada fino in fondo nella ricerca della verità, consapevole che proprio per questo tutti loro potrebbero essere incriminati per tradimento. Ma gli sfavoriti del Post diventano una squadra compatta in una battaglia più grande di loro – una battaglia per i loro colleghi giornalisti e per la Costituzione – che sottolinea la necessità della libertà di stampa affinché i leader di una democrazia siano affidabili.
Con The Post, Spielberg crea un mix straordinario di attori nel loro momento migliore, con al centro le performances di Streep e Hanks, rispettivamante nel ruolo di Graham e Bradlee – lei una leader che non si era mai messa alla prova e che impara a imporsi come donna in un mondo complesso; lui un giornalista freddo e determinato che da cacciatore di notizie diventa un uomo che lotta per far emergere la verità – e tutti e due scopriranno che insieme possono dare il meglio di sé. Dietro le quinte, Spielberg torna a lavorare con i suoi collaboratori storici, come il direttore della fotografia Janusz Kaminski, il montatore Michael Kahn, lo scenografo Rick Carter e il compositore John Williams, con la leggendaria costumista Ann Roth a chiudere il cerchio.
E così gli avvenimenti del 1971 vengono raccontati in un crescendo di tensione che sembra in tempo reale. Nel corso della sua carriera, Spielberg è sempre stato attratto dai momenti che segnano profonde trasformazioni storiche, dall’Impero del Sole e Schindler’s List a Munich, Lincoln e Il ponte delle spie.
Con The Post Spielberg concentra per la prima volta la sua macchina da presa sull’America degli anni ’70, gli stessi anni in cui lui si affermò come uno dei cineasti più talentuosi. Con un linguaggio
narrativo incalzante ed essenziale, la storia parla di rapporti personali e di coraggio, ma porta Spielberg nel mondo del giornalismo investigativo in un momento molto critico per la nazione, in un ambiente che sta cambiando, con il crescente potere delle donne e la trasformazione delle redazioni in vere e proprie aziende.
Ma soprattutto la storia crea un contesto estremamente interessante per affrontare un dilemma senza tempo: quando si deve portare all’attenzione dell’opinione pubblica un grave pericolo nazionale, pur sapendo che la posta in gioco è molto alta?
“Steven ha trasformato questa storia in un thriller”, dice la produttrice Amy Pascal.
“Ha l’innata capacità di rendere dinamici e attuali anche episodi storici lontani nel tempo, sei seduto sull’orlo della poltrona quando guardi il film, che non smette di ricordarci il dovere di dire la verità”.
La produttrice Kristie Macosko Krieger aggiunge: “Questo film parla del potere della verità, ma racconta anche la storia di una donna che da casalinga si trasforma nell’editrice di una delle più grandi testate giornalistiche americane, una storia personale nell’ambito di una storia più grande ed è proprio questo che ce la fa amare e ci fa appassionare”.
Paese di produzione | Stati Uniti d’America |
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Anno | 2017 |
Durata | 115 min |
Genere | biografico, storico, drammatico |
Regia | Steven Spielberg |
Sceneggiatura | Liz Hannah, Josh Singer |
Produttore | Amy Pascal, Steven Spielberg, Kristie Macosko Krieger |
Produttore esecutivo | Tim White, Trevor White, Adam Somner, Tom Karnowski, Josh Singer |
Casa di produzione | Amblin Entertainment, Pascal Pictures, DreamWorks, Star Thrower Entertainment, Participant Media, 20th Century Fox |
Distribuzione(Italia) | 01 Distribution |
Fotografia | Janusz Kamiński |
Montaggio | Michael Kahn, Sarah Broshar |
Effetti speciali | Evan Pileri |
Musiche | John Williams |
Scenografia | Rick Carter |
Costumi | Ann Roth |
Interpreti e personaggi | |
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