INTER-BOLOGNA 2-1
INTER, PIÙ CUORE CHE TESTA!
Karamoh-Inter fidanzamento annunciato.
Con san Valentino, anche l’Inter, riscopre di avere un cuore. Sì! Un cuore pulsante in mezzo al campo che ha un nome e un cognome: Yann Karamoh. Nel suo gol c’è tutto: abilità, destrezza, precisione e tanto cuore, che lo ha portato al momento più magico della sua carriera, ovvero il suo primo gol in serie A.
Ma procediamo con ordine. L’Inter inizia la partita, più per l’incitamento del suo pubblico che per motivazione, all’attacco. Dopo soli tre minuti di gioco, apre le marcature Eder (schierato in campo titolare per sostituire l’infortunato Icardi), bravo a finalizzare in rete la prima azione degna di nota. Entusiasmo ritrovato? Il gioco torna ad essere fluido e preciso? È tornata l’Inter pre-natalizia? Assolutamente no, ecco infatti riemergere inesorabilmente la “fobia” della vittoria, “questione di testa!!” urlano i tifosi sugli spalti.
Un continuo di batti e ribatti, di errori e di incertezze accompagnano il primo tempo di gara. In attacco la testa non funziona più. E a proposito di testa, anche Perisic sembra che con la testa sia da qualche altra parte, lontano da questo pomeriggio d’inverno milanese. Ed ecco concretizzarsi, come tanti si erano già immaginati nella propria mente, lo spauracchio del pareggio. Gol del Bologna, ancora un ex, ancora una coltellata nella schiena (tanto per tenere in mente l’Inter che è stata piuttosto che quella che è). Palacio è rapido ad infilare la retrovia neroazzurra e insaccare il pallone alle spalle di Handanovic, dopo una bella finta di destro.
È 1-1 al termine del primo tempo. “Fobia” di vincere, paura di non essere all’altezza delle aspettative, insomma questione di testa!
Inizia il secondo tempo. Sembra il solito copione che ormai da troppo tempo sta accompagnando l’Inter. Quando all’improvviso al 58’ arriva il cambio che illumina il grigio pomeriggio di san Siro: esce Brozovic fra i fischi ed entra il nuovo beniamino Rafihna. L’ex Barca si fa subito amare con i suoi dribbling e con i suoi palloni al bacio che arrivano perfetti sui piedi dei nuovi compagni di squadra. Sono i primi battiti che fanno risvegliare l’Inter. Ed ecco il cuore che riprende vita. Minuto 63’ del secondo tempo, Karamoh prende palla sulla tre-quarti, se la sposta sul destro e poi sul sinistro, la testa della difesa del Bologna va in confusione, palla ancora sul destro, tiro ed è gol! 2-1 Inter. Un gol del cuore nerazzurro, un gol che da solo vale il prezzo del biglietto, insomma il cuore che vince la testa!
Nei restanti venti minuti di gioco è il Bologna a prendere le redini del gioco seppur con molta aggressività che gli costerà ben due cartellini rossi. Nelle file dell’Inter entra in campo anche Lisandro Lopez, ex Benfica, ancora un po’ impacciato per i carichi di lavoro di mister Spalletti e ancora disorientato dal calcio italiano. Nei minuti finali il neo acquisto combina qualche errore di troppo ma il cuore dell’Inter con super Handanovic è vivo. Tempo finito! 2-1. L’inter non bella, in piena lotta con la propria “mente” e con le proprie fobie ritrova il suo cuore. Che il fidanzamento tra l’Inter e Karamoh si sia finalmente concretizzato? Una bella domanda, ai cui solo dopo san Valentino si potrà dare una risposta.
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