I 3 videogiochi di Assassin’s Creed della Ubisoft hanno venduto 30 milioni di unità. Il primo è stato ambientato nel Medio Oriente ai tempi delle crociate, il secondo durante il rinascimento italiano, in Italia e a Costantinopoli durante l’impero ottomano, mentre il terzo è ambientato durante la guerra di secessione americana.
Callum Lynch (Michael Fassbender) è un criminale che ha passato la vita entrando e uscendo di prigione. Condannato a morte, viene salvato, quando ha già l’ago dell’iniezione letale in vena, da una dottoressa della Abstergo – Sophia Rikkin (Marion Cotillard), una multinazionale dietro cui si cela l’antico e misterioso Ordine dei Templari. Avendo individuato in Callum l’ultimo discendente dell’andaluso Aguilar de Nerha, vissuto nella Spagna del XV secolo, la Abstergo vuole costringerlo a rivivere i propri ricordi ancestrali, attraverso un futuristico macchinario denominato Animus, e a mettere così i Templari sulle tracce della smarrita mela dell’Eden, la reliquia in grado di controllare il libero arbitrio. Callum scopre in questo modo di appartenere all’antica Confraternita degli Assassini, che lotta da millenni contro i Templari per assicurare al mondo libertà e giustizia.
Sulla carta è un film da vedere, infatti era uno dei film più attesi di questo inizio 2017: attori di un certo peso: Michael Fassbender, Marion Cotillard, Jeremy Irons, Charlotte Rampling e Brendan Gleeson. Un film a due velocità: le scene nel presente sono lente, mentre quelle ambientate nel passato sono ricche di movimento, di combattimento e di fughe acrobatiche, ispirate – come nel gioco – alla pratica del parkour. Fotografia notevole con colori spettacolari, e scene acrobatiche eseguiti da stunt man di altissimo livello. Purtroppo la sceneggiatura non è all’altezza di tutto questo, molto povera, scarna e nemmeno la bravura degli attori riesce a risollevare. Ad esempio l’Animus doveva essere al centro della storia, invece è relegato a sfondo della scena. Sembra un film incompleto: parla di tante cose, getta qua e là delle idee, ma alla fine il risultato è un po’ confusionario. Può darsi che abbiano già previsto un sequel o un prequel per analizzare più a fondo le varie parti, ma così è proprio un po’ “incompleto”
Qui il trailer:
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